La dieta mediterranea che la maggior parte di noi segue integra una grande quantità di alimenti ricchi di una speciale proteina in grado di scatenare delle allergie di grave entità nei soggetti ad essa allergici: stiamo parlando del glutine, elemento essenziale del frumento, del segale, dell’orzo e di una svariata quantità di alimenti e farmaci.
Sono molte le persone che soffrono di celiachia, una patologia immunitaria che impedisce all’organismo di metabolizzare il glutine presente negli alimenti, scatenando delle reazioni che si ripercuotono sulla salute dell’apparato gastrointestinale e non solo.
Quali sono i sintomi più comuni che i soggetti celiaci avvertono? Che dire delle principali cause che si celano dietro la celiachia?
In che modo si diagnostica questa particolare patologia e quali sono gli alimenti che tali individui possono assumere? Scopriamolo assieme!
Celiachia: i sintomi più comuni
Il quadro sintomatologico dei soggetti celiaci può variare da lieve a severo, con degli andamenti piuttosto altalenanti a seconda della precisa predisposizione del soggetto e del suo sistema immunitario.
Nonostante nell’immaginario collettivo si sia portati a pensare che la celiachia scateni sintomi perlopiù gastrointestinali, gli studi scientifici fatti nel corso del tempo hanno evidenziato come questa patologia immunitaria è in grado di avere dei seri impatti anche sul sistema nervoso o sul tessuto cutaneo.
In linea generale, i sintomi gastrointestinali più comuni sono:
- dissenteria cronica;
- stipsi;
- nausea e vomito;
- mal di stomaco;
- gonfiore addominale;
- meteorismo e flatulenza con una certa distensione addominale;
- perdita di peso, in alcuni casi anche grave;
- dolore e crampi addominali;
- sensazione di continua pienezza.
In alcuni casi, la celiachia potrebbe condurre allo sviluppo nell’individuo che ne è colpito di intolleranza al lattosio, condizione che si evolve man mano che tali sintomi danneggiano l’ambiente intestinale.
Inoltre, la celiachia potrebbe essere altresì responsabile dello sviluppo di stitichezza nel soggetto, anche se in casi più rari.
Anche i soggetti più piccoli, come i bambini, non sono purtroppo esenti da un quadro sintomatologico piuttosto serio derivante dalla celiachia.
In essi si osservano:
- una pubertà in ritardo;
- perdita di peso;
- un certo ritardo nello sviluppo dell’altezza;
- irritabilità e impazienza;
- sbalzi umorali frequenti;
- danni allo smalto dentale o alle gengive
Oltre ai sintomi di natura gastrointestinale, i soggetti celiaci potrebbero sperimentare anche delle implicazioni su altri distretti anatomici e sistemi, come l’apparato muscolo-scheletrico, il sangue o il sistema endocrino.
Ad esempio, gli adulti potrebbero sviluppare:
- anemia;
- dolori ossei e articolari;
- disturbi al cavo orale, come afte e secchezza delle fauci;
- riduzione delle dimensioni volumetriche della milza;
- infertilità;
- lingua rossa e liscia;
- dermatite;
- sensazione di stanchezza perenne;
- nelle donne, alterazioni del normale ciclo mestruale
Triste a dirsi, in molti casi, la celiachia potrebbe essere causa di alcuni seri disturbi al sistema nervoso centrale, tra i quali si annoverano:
- cefalee ricorrenti;
- dolore neuropatico;
- confusione e stadi d’ansia;
- parestesia, formicolii e intorpidimenti di alcune regioni anatomiche, come gli arti inferiori e superiori;
- difficoltà nella coordinazione muscolare;
- depressione;
- spasmofilia, ossia crampi e spasmi frequenti
Che dire delle cause che potrebbero essere alla base della celiachia?
Celiachia: le cause
Nella maggior parte dei casi, la celiachia si configura come una patologia che ha radici genetiche, immunologiche e ambientali.
Oltre ad una certa predisposizione del sistema immunitario del soggetto colpito, la quale porta ad un’attivazione dello stesso piuttosto esagerata e improvvisa, esistono diversi fattori ambientali che potrebbero favorire l’innesco della patologia.
Inoltre, non sono inusuali anche dei fattori fisiologici che si basano su esperienze pregresse, come gravidanze non facili o infezioni gastroenteriche passate.
La diagnosi
La celiachia può essere identificata mediante dei metodi d’indagine molto precisi e specifici che permettono di restituire una certa sicurezza.
Innanzitutto, è fondamentale un’anamnesi accurata e un esame obiettivo dettagliato allo scopo di delineare il quadro clinico del paziente e le esperienze pregresse non solo sue, ma anche dei componenti del suo albero genealogico.
L’incredibile variabilità della celiachia e dei fattori che la scatenano, tuttavia, rende indispensabile un dosaggio ematico di anticorpi e auto-anticorpi, come le tTGA o gli AGA, metodo d’indagine finalizzato all’individuazione della patologia senza che essa possa essere confusa con altri disturbi.
Il superamento della soglia normale dei livelli di tali anticorpi inoculati nel soggetto è un segno evidente di sospetta celiachia: questo è un primo segnale che rende indispensabili ulteriori esami di accertamento.
Alcuni dei più frequenti test strumentali e di laboratorio sono l’esame delle feci, la biopsia duodenale e il breath test al sorbitolo, screening che prevede la somministrazione dell’omonima sostanza e la misurazione dell’aria espirata volta al monitoraggio della concentrazione di idrogeno.
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