La pelle dei bambini, e ancor di più quella dei neonati, in inverno tende facilmente a divenire secca e screpolarsi. Questo accade perché la pelle neonatale è più sottile di circa il 30% rispetto a quella degli adulti, è più morbida e sensibile ai cambiamenti di temperatura e umidità e per sua natura contiene meno elementi idratanti, quindi è più soggetta non solo a secchezza, ma anche a sensibilizzazioni e irritazioni durante i mesi più freddi.
Questo vale anche per la pelle dei piccini dopo che hanno compiuto il primo mese; la definizione di neonato comprende infatti, in senso letterale, il periodo di vita del bambino che va dalla nascita alle prime quattro settimane di vita, ma vero è che nel linguaggio comune si definiscono ancora neonati anche i lattanti nei loro primi mesi, quando già si è cominciato a portarli abitualmente fuori di casa.
Per fortuna si può fare molto per prevenire o per rimediare ai problemi della pelle dei neonati e dei lattanti in inverno, vediamo come, con alcuni consigli pratici.
Il bagnetto: frequenza, durata e detergenti adatti
Alla maggior parte dei bimbi, nei primi mesi di vita, piace sguazzare; però il bagno fatto troppo spesso può causare secchezza della pelle. Per fortuna i neonati e i lattanti non sudano tanto quanto i bambini più grandi e gli adulti (soprattutto nei mesi invernali), quindi non hanno bisogno del bagnetto ogni giorno.
Comunque, meglio che l’acqua sia tiepida piuttosto che troppo calda ed evitare di usare saponi perché seccherebbero ancora di più la pelle. Basterà un detergente delicato ipoallergenico, con pH bilanciato e appositamente progettato per la pelle sensibile del bambino.
Ne esistono in commercio a base di avena, per ridurre la durezza dell’acqua, di arricchiti con Aloe vera e altri elementi che contribuiscono a mantenere l’idratazione, come la crusca di riso, la vitamina B5, la vitamina E, in grado di nutrire e ammorbidire la pelle del neonato.
È buona abitudine, prima di fare il bagno ai neonati, massaggiare delicatamente con qualche goccia di un olio adatto: di marche specializzate in prodotti per l’infanzia, o con elementi naturali sicuri, come l’olio di mandorle dolci o di calendula.
L’olio essenziale di lavanda, l’unico consentito fino ai tre mesi di vita, può essere aggiunto di tanto in tanto all’acqua del bagno: non più di una goccia e ben mescolato (dopo averlo emulsionato in qualche goccia di olio di mandorle dolci) prima di immergere il neonato.
Protezione: creme e lozioni
Terminato il bagnetto, la pelle va tamponata con un asciugamano morbido e non strofinata; asciugare tamponando assicurerà che rimanga un po’ di umidità sulla cute, creando la condizione adatta per ottenere il meglio da un massaggio.
I vantaggi del massaggio sono ben noti: miglioramento della circolazione, aiuto per la digestione, rilassamento e, naturalmente, aumento della connessione tra genitore e figlio. Come ulteriore beneficio, usando creme e lozioni specifiche per neonati con burro di karitè e vitamine, che idratano e nutrono delicatamente, si aiuterà l’epidermide a rimanere morbida ed elastica.
Viso e labbra richiedono qualche attenzione in più
È importante distinguere la lozione per il corpo dalla crema per il viso, soprattutto nei mesi più freddi, quando le guance del neonato e del lattante portato a passeggio, esposte agli agenti atmosferici, si arrossano facilmente. Utilizzare costantemente prodotti lenitivi e idratanti è essenziale, ma da soli non bastano durante le uscite.
Per i neonati occorrerà una protezione fisica, come le cappottine protettive per il vento da montare sulla carrozzina, e un parasole che filtri la luce diretta, nonché una crema grassa, ad esempio al burro di karité, applicata in prarticolare sulle guance.
Il burro di karité non è tossico se ingerito e può essere usato anche sulle labbra screpolate del neonato, l’assenza di ghiandole sebacee sulle labbra le rende infatti più inclini a secchezza e screpolature, e a causa della saliva, la zona tende a irritarsi per la costante umidità.
Per i bambini dai sei mesi in su, si può usare una crema solare ad alta protezione che contenga agenti protettivi fisici, ossido di zinco o biossido di titanio, e un alto indice SPF, perché, al contrario di quanto si è inclini a pensare, mentre il sole è necessario per l’assorbimento della vitamina D, i raggi UVA e UVB sono dannosi per la pelle anche in inverno.
Problemi di pelle ed esigenze specifiche
La pelle del neonato, disidratandosi, può anche esacerbare l’eczema. Per i neonati con eczema durante l’inverno è necessaria un’attenzione particolare, in quanto questa condizione indebolisce ulteriormente la barriera protettiva della pelle. L’uso di creme con proprietà idratanti aiuta, prevenendo danni alla pelle e riducendo il rischio di infezioni, ma in caso di eczema occorre rivolgersi al pediatra di fiducia per i prodotti adatti.
I cambi di pannolino
Avvolgere i bambini in strati di vestiti per mantenerli caldi può rendere difficile gestire i cambi frequenti del pannolino, ma i cambi regolari del pannolino sono essenziali per prevenire infezioni o eruzioni cutanee. Per prevenire le irritazioni, si consiglia l’uso di salviette detergenti senza alcool e lavaggi senza sapone.
Proteggere la pelle del neonato anche in casa: umidificatori e sostanze chimiche comuni
Vista la delicatezza della pelle neonatale, per prendersene cura durante l’inverno non basta tenere il bambino in casa.
Ad esempio, se il riscaldamento secca troppo l’aria nell’ambiente sarà bene prendere in considerazione l’uso di un umidificatore, aiuterà il bambino anche a respirare meglio, evitando la secchezza delle mucose del naso.
Se il bambino fosse raffreddato, si può aggiungere una goccia di olio essenziale di eucalipto nell’umidificatore (solo dopo i 6 mesi, come ci insegna la fitoterapia), oppure offrire una coccola in più massaggiando il petto del lattante con una crema balsamica (adatta anche ai più piccini).
In un periodo così delicato come quello invernale, particolare attenzione va fatta anche ai detersivi usati per il lavaggio dei vestiti e delle lenzuola del neonato. Soprattutto se si notano desquamazioni o screpolature, meglio eliminare i detersivi e gli ammorbidenti profumati di uso comune e lavare separatamente con prodotti specifici per i capi dei neonati.